Daniele Masini
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La fine delle nostre vite inizia il giorno in cui restiamo in silenzio di fronte alle cose che ci importano.
- Martin Luther King

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Nato a Firenze nel 1970, vivo in Italia a Scandicci (FI). Sono ingegnere elettronico dal 1996 ed ho una grande passione per l'informatica e per GNU/Linux.

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Informatica e GNU/Linux

Scopri alcuni eventi legati alle tematiche del software libero, libertà, sicurezza, diritti d'autore, ...

Dai un'occhiata ai miei disegni.

Se non l'hai già fatto, lascia un messaggio nel Guest Book.

L'equo compenso: presunzione di "colpevolezza"?

L'equo compenso è un sovrapprezzo applicato ai supporti vergini per la memorizzazione di contenuti multimediali come CD, DVD, ..., ed esteso da metà gennaio 2010 a tutti i supporti di memorizzazione di massa (comprese le chiavette USB, i PC ed i cellulari), secondo quanto previsto dalla direttiva europea EUCD, che, in Italia, viene redistribuito tra gli iscritti alla SIAE. Tale sovrapprezzo (non "tassa" perché il contributo non va allo Stato) dovrebbe compensare il mancato guadagno di autori ed editori dovuto alla copia privata, ovvero alla copia legittima del supporto originale per uso esclusivamente personale (utile, ad esempio, per fruire del contenuto senza usurare il supporto originale).
Perché si obbligano gli utilizzatori di supporti multimediali a pagare un sovrapprezzo per un'azione del tutto lecita (realizzazione della copia privata) e riconosciuta dalla legge sul diritto d'autore? Perché comunque si obbliga una persona a pagare per un'azione che addirittura potrebbe non compiere affatto? Il supporto potrebbe, ad esempio, essere utilizzato per memorizzarvi contenuti che niente hanno a ch vedere con la SIAE, come le foto delle proprie vacanze. Ma l'utilizzatore è tenuto a pagare a priori. Sarebbe come dire che le persone dovrebbero pagare un'ammenda preventiva o scontare una pena preventivamente, perché poi nella loro vita potrebbero compiere un'illecito! Mi sembra che questo modo di pensare sfiori l'assurdo.
Per maggiori informazioni visita i seguenti link
http://www.afdigitale.it/vmagazine.aspx?id=13&cat=Inchieste
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=540605
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=1451181
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=1491076
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2043599
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/...
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2133105
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2304239
http://www.zeusnews.com/index.php3?ar=stampa&cod=10386
http://punto-informatico.it/2787994/PI/Commenti/equo-compenso.aspx
http://punto-informatico.it/2788198/PI/News/equo-compenso-si-accende-dibattito.aspx
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=11661

Proteggiamo la libertà di stampa!

Proteggiamo la libertà di stampa 

In Italia sta diventando sempre più problematica la possibilità di fare informazione attraverso qualunque media (stampa, tv, internet, ...), forse perché qualcuno molto in alto non vuole che l'informazione (e quindi la verità sui fatti che lo interessano) si diffonda e arrivi a tutti.
La libertà di stampa, sancita dall'art. 21 della Costituzione Italiana, è una delle garanzie che un governo democratico, assieme agli organi di informazione, dovrebbe garantire ai cittadini per assicurare l'esistenza di una stampa libera. Quindi è in gioco la nostra libertà. Se sei d'accordo, partecipa alla manifestazione aperta a tutti i cittadini che si terrà Sabato 3 ottobre 2009 a Roma, in Piazza del Popolo (ore 15:30).
Per maggiori informazioni visita i seguenti link
http://www.fnsi.it/Esterne/Pag_vedinews.asp?AKey=10215
http://www.irispress.it/Iris/page.asp?VisImg=S&Art=57953&Cat=1&I=immagini/Italia...
http://it.wikipedia.org/wiki/Libert%C3%A0_di_stampa

Vogliono imprigionare Internet!

Contro il bavaglio del DDL Alfano 

Negli ultimi tempi stiamo assistendo a numerosi tentativi da parte di vari Stati di soffocare la libertà della Rete. Il Decreto Alfano (DDL Camera 1415-A) va appunto in tale direzione, attaccando la pluralità dell'informazione, e quindi la democrazia, su tutti i media, dalla carta stampata ad Internet.
Se sei d'accordo e hai un sito web o un blog, puoi aderire a questa iniziativa associandoti al "rumoroso silenzio della Rete" semplicemente pubblicando per tutta la giornata del 14 luglio 2009, al posto della tua home page usuale, solo il logo (scaricabile da http://api.ning.com/files/...), con il link a http://dirittoallarete.ning.com. Un segnale per dire tutti insieme: "Non vogliamo farci imbavagliare!".
Per maggiori informazioni visita i seguenti link
http://dirittoallarete.ning.com
http://www.partito-pirata.it
http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/italia/2009/07/04/AMsjhsiC-intercettazioni...
http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/politica/polemiche-intercettazioni/sciopero-dei-blog/...

"No" alla censura dell'informazione e di Internet!

Che stiamo vivendo nell'era dell'informazione è sempre più evidente, infatti chi possiede l'informazione o la controlla ha il potere.
Su Internet si stanno verificando da tempo fenomeni di censura dell'informazione da parte degli stessi governi. Ma la libertà di espressione non dovrebbe essere garantita? In nome di tale principio, qualcuno ha deciso di combattere la censura. Wikipedia, la più grande enciclopedia libera mondiale, ha proibito la modifica di alcuni suoi contenuti a membri del governo USA, che più volte avevano tentato di cancellare informazioni per essi "scomode", ma attendibili. Più l'informazione si avvicina alla verità, più essa può rappresentare un problema per chi deve nascondere qualcosa.
Inoltre, anche lo Stato Italiano si mette a censurare siti Internet: per il momento quelli che ospitano sistemi per le scommesse on-line al di fuori dai confini nazionali e siti a contenuto pedopornografico. Ma il meccanismo di censura fin dove arriverà?
Per maggiori informazioni visita i seguenti link
http://www.beppegrillo.it/2006/02/il_congresso_in.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Requests_for_comment/...
http://punto-informatico.it/p.asp?i=57682
http://punto-informatico.it/p.asp?i=57697
http://punto-informatico.it/p.asp?i=57857
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58113
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58150
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58181
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58375
http://www.repubblica.it/2006/04/sezioni/scienza_e_tecnologia/...
http://punto-informatico.it/p.asp?id=1470754
http://punto-informatico.it/p.asp?id=1472138
http://punto-informatico.it/p.asp?id=1476425
http://punto-informatico.it/p.asp?id=1480483
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1523509
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1557319
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1566343
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1575998
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1590922
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1659144
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1695437
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1745347
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1787468
http://www.beppegrillo.it/2006/11/porno_fioroni.html
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1806241
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1832753
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1834213
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1994232
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=2003868
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=2109257
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2219018
http://www.partito-pirata.it/?q=node/369
http://punto-informatico.it/2383692/PI/News/...
http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/scienza_e_tecnologia/...
http://punto-informatico.it/2417079/PI/Brevi/italia-sblocca-...
http://punto-informatico.it/2436669/PI/News/olanda-siti-chiusi-una-email.aspx
http://punto-informatico.it/2436696/PI/News/dottrina-sarkozy-sarkozy...
http://punto-informatico.it/2438179/PI/Commenti/ombra-della-dottrina...
http://punto-informatico.it/2439299/PI/News/australia-cancella-...
http://punto-informatico.it/2505894/PI/News/australia-piazza-contro-filtri.aspx
http://punto-informatico.it/2641517/PI/Commenti/chiuso-rettifica.aspx
http://www.grolug.org/?q=node/261

Attenzione al "Pacchetto Telecoms" e alla "dottrina Sarkozy"

Internet è ormai sinonimo di informazione, collaborazione, attività commerciale. E' uno strumento che permette l'interazione sociale e la partecipazione democratica, del quale oggi sarebbe molto duro fare a meno. E questo implica che la rete delle reti debba rimanere come la conosciamo oggi: liberamente accessibile e neurtrale. L'accesso ai contenuti deve poter essere deciso dagli utenti, ovvero deve essere possibile per loro poter accedere a qualunque sito web o servizio che desiderano, in qualsiasi momento, alla massima velocità possibile (dipendentemente dal contratto esistente con il proprio ISP). Non devono essere gli operatori (ISP) a scegliere/limitare i servizi ai quali gli utenti possono accedere o meno.
L'approvazione del Pacchetto Telecoms da parte dell'UE potrebbe cambiare lo stato attuale delle cose, mettendo a repentaglio sia la privacy che la libertà di espressione. Alcuni Stati, europei e non, si stanno comunque muovendo in tale direzione...
Per maggiori informazioni visita i seguenti link
http://punto-informatico.it/2552729/PI/Lettere/pacchetto...
http://blog.ernestobelisario.eu/2009/03/01/pacchetto-telecom...
http://computer-internet.myblog.it/archive/2009/02/23/internet...
http://alessandro1971.splinder.com/post/19888231
http://punto-informatico.it/2593665/PI/News/pacchetto-telecom...
http://punto-informatico.it/2593772/PI/Commenti/les-jeux-sont-faits.aspx
http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/tecnologia/diritti-web...
http://punto-informatico.it/2591643/PI/Interviste/ci-vuole-una-legge...
http://punto-informatico.it/2621491/PI/News/dottrina-sarkozy-quasi-legge.aspx
http://punto-informatico.it/2629823/PI/Commenti/copyright-vogliono-...
http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/tecnologia/p2p/sentenza-france/sentenza-france.html

"No" alle restrizioni alla libertà di espressione

Internet ha un grandissimo pregio: chiunque può esprimere la propria opinione per mezzo della pubblicazione di pagine web. Un meccanismo di comunicazione che permette agli altri di raggiungere e leggere, in tempo reale, le opinioni e il pesiero di un autore da (quasi) qualunque parte del mondo. Nella storia del mondo non si era mia vista, prima di oggi, questa possibilità di comunicare in maniera libera e veloce.
Il governo italiano sta pensando di ridurre questa libertà, richiedendo a chiunque pubblichi qualcosa, anche sul web, di essere iscritto al ROC (Registro degli operatori di Comunicazione). Questo (forse per andare incontro alle esigenze di qualcuno) determinerebbe la chiusura di innumerevoli blog e siti web, castrando quindi la libertà di espressione (e, quindi, scontentando molti). Il disegno di legge è stato approvato dal Consiglio dei ministri il 12 ottobre 2007.
Per maggiori informazioni visita i seguenti link
http://www.partito-pirata.it/?q=node/349
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2092327
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2094791

"No" all'internet a due velocità

Dagli USA viene portata avanti una riforma delle telecomunicazioni che vede nascere due tipologie di utenti per l'accesso alle risorse di rete. Tale riforma va sotto il nome di internet a due velocità o Internet 2.0.
Questa discriminazione degli utenti dovrebbe dividere quelli più facoltosi dai meno abbienti, relegando agli uni un'Internet a più alta velocità rispetto agli altri. La rete come sistema totale di vendita dei dati, nel quale ogni pacchetto viene "pesato" in base alla tipologia al quale appartiene e addebitato all'utente dalle aziende delle telecomunicazioni.
Per maggiori informazioni visita i seguenti link
http://punto-informatico.it/p.asp?i=57717
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58748
http://punto-informatico.it/p.asp?id=1435276
http://punto-informatico.it/p.asp?id=1473590
http://punto-informatico.it/p.asp?id=1473591
http://punto-informatico.it/p.asp?id=1494294
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1523528
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1534916

Il diritto alla privacy

Molti ormai utilizzano gli strumenti telematici ma senza conoscere a fondo i meccanismi e quindi i risvolti negativi che questi possono celare. In pochi utilizzano i sistemi di cifratura come GnuPG (o GPG) per proteggere le informazioni inviate o i sistemi di navigazione anonima come TOR, che talvolta vengono considerati addirittura fuorilegge (forse perché non permettono il controllo da parte degli altri?).
Se da un lato i cittadini poco si preoccupano della propria privacy, qualcuno tenta pure di invaderla. Gli USA da anni intercettano le comunicazioni di tutti i cittadini per il motivo ufficialmente dichiarato di "sicurezza nazionale". Anche in Italia sembra che siano in atto dei sistemi di questo tipo, che violano la privacy dei cittadini.
E' opportuno ricordare che la privacy (riservatezza delle proprie comunicazioni/informazioni) è un diritto di ogni cittadino e quindi, come tale, deve essere rispettato e difeso.
Per maggiori informazioni visita i seguenti link
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1500909
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1523527
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1526853
http://www.beppegrillo.it/2006/06/ce_un_telegramm.html
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1641461
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1645459
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1645475
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1651578
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1651606
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1664734
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1666792
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1708733
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1719766
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1778518
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1782629
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1806240
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1844824
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1886779
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1920382
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1947234
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1957615
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2066498
http://www.partito-pirata.it/?q=node/350
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2109203
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2109316
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2119048
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2133059
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2217324
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2336692
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2339490
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2341182
http://punto-informatico.it/2397843/PI/News/provider-sara-...
http://punto-informatico.it/2433918/PI/News/scanner-millimetrali-tutta-ue.aspx
http://punto-informatico.it/2823650/PI/News/germania-privacy-batte-data-retention.aspx

Attenzione all'identificazione biometrica

Gli USA hanno dato il via alla realizzazione di un database nazionale contenente i dati biometrici di ogni singolo cittadino, che permette l'identificazione elettronica (carta di identità elettronica o passaporto digitale) delle persone.
Ma sebbene l'idea possa apparire allettante, potrebbe nascondere delle serie insidie. Infatti, alcuni dati biometrici, come le impronte digitali, sono lasciati in giro un po' dovunque dal proprietario e quindi non hanno i requisiti per essere utilizzate come parametro per l'identificazione elettronica delle persone: i malviventi potrebbero memorizzare all'interno del chip delle proprie carte di identità elettroniche l'impronta digitale di un'altra persona, risultando così puliti da una scansione elettronica della carta. Con un meccanismo di identificazione elettronico sarà inoltre molto facile, da parte di chi è nella stanza dei bottoni, tagliar fuori dal sistema le persone ritenute "scomode": un po' quello che avviene nel film The Net o Minority report.
Per maggiori informazioni visita i seguenti link
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=42031
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58350
http://www.apogeonline.com/webzine/2004/04/29/01/200404290101
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58390
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58558
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58650
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58677
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58906
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1552356
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1708744
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1772427
http://www.repubblica.it/2006/12/sezioni/...
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1920384
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2238942
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2360967
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2362860
http://punto-informatico.it/2526954/PI/News/ue-impronte-nei-passaporti.aspx

"No" ai brevetti software in Europa!

Petizione contro i brevetti software

Nonostante le forti pressioni da parte del Consiglio e della Commissione Europei, il 6 Luglio 2005 l'Europarlamento ha bocciato quasi all'unanimità la direttiva sui brevetti software (McCarthy report, com2002-092 o CII - Computer-Implemented Inventions). Questo garantisce il pluralismo nello sviluppo del software, impedendo alle grandi multinazionali di acquisire sempre più potere a scapito delle piccole e medie imprese. Ma la questione non sembra essere ancora conclusa...
Recentemente la Commissione Europea ha pubblicato un rapporto nel quale sarebbe favorevole all'introduzione dei DRM (Digital Rights Management), cioè i meccanismi di protezione dei diritti digitali, ma tali meccanismi potrebbero portare un enorme potere nelle mani dei produttori/distributori software/audio/video a scapito della libertà degli utenti.
Per maggiori informazioni visita i seguenti link
http://punto-informatico.it/p.asp?id=1500903
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58246
http://consultation.ffii.org
http://www.interlex.it/copyright/gelpisomma.htm
http://punto-informatico.it/p.asp?i=55425
http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/scienza_e_tecnologia/...
http://swpat.ffii.org
http://www.nosoftwarepatents.com
http://fsfeurope.org/projects/swpat/letter-20050606.it.html
http://punto-informatico.it/p.asp?i=53057
http://noepatents.eu.org/index.php/Demo_Against_Software_Patents
http://punto-informatico.it/p.asp?i=52786
http://www.fsfeurope.org/projects/swpat/letter-20050511-it-mep.it.html
http://www.linux.it/GNU/nemici/brevetti.shtml
http://www.softwarelibero.it
http://www.italy.fsfeurope.org/projects/swpat/letter-20040510.it.html
http://punto-informatico.it/p.asp?i=53511
http://punto-informatico.it/p.asp?i=53378
http://punto-informatico.it/p.asp?i=53142
http://punto-informatico.it/p.asp?i=53113
http://punto-informatico.it/p.asp?i=52763
http://punto-informatico.it/p.asp?i=51821
http://punto-informatico.it/p.asp?i=50250
http://punto-informatico.it/p.asp?i=48265
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1792237
http://petition.eurolinux.org
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1870416
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1928412
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1935461
http://punto-informatico.it/1940773/PI/News/cresce-mobilitazione-...
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=6504
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=7590
http://punto-informatico.it/2439293/PI/News/regno-unito-...
http://punto-informatico.it/2605133/PI/News/norvegia-prove-ipred.aspx

"No" all'estensione della durata del copyright della musica

Attualmente il copyright sulla musica dura 50 anni, ma l'industria musicale richiede continuamente la sua estensione ad un periodo più lungo (al momento 95 anni).
Il copyright è nato per proteggere il proprietario dall'appropriazione indebita: l'autore pubblica il suo lavoro e riceve, dallo Stato, una protezione per un periodo di tempo limitato. Questo è l'accordo. Ma quanto dovrebbe essere lungo il periodo di tempo? Quanto ne beneficiano effettivamente i musicisti? Tutto ciò dovrebbe essere valutato tenendo conto dei costi/tempo per copiare/riprodurre il brano ed i vantaggi del suo libero uso per la società. Quindi, l'estensione rappresenterebbe un'ingiustizia per i musicisti europei e per la cultura musicale e può danneggiare la nostra economia.
Intanto il Parlamento Europeo ha approvato in prima lettura l'estensione della durata del copyright a 70 anni...
Per maggiori informazioni visita i seguenti link
http://www.soundcopyright.eu
http://www.ffii.org.uk/archives/42
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2226083
http://punto-informatico.it/2608255/PI/News/copyright-70-anni...

"Sì" al software libero

Il software libero (o open source - OSI) è software del quale l'utente finale ha piena libertà, ovvero non ci sono restrizioni in termini di utilizzo, accesso e studio del codice sorgente, modifica e redistribuzione dello stesso. Esso si contrappone al software proprietario, quello cioè al quale ci hanno ormai abituato le multinazionali del software, che non garantisce alcuna libertà all'utente (praticamente non si può nemmeno vedere il relativo codice sorgente, figuriamoci modificarlo e/o redistribuirlo).
A tale categoria di software (libero) appartengono non solo numerosissimi applicativi come, ad esempio, il browser Mozilla Firefox e la suite per l'ufficio OpenOffice.org, ma anche vari sistemi operativi come GNU/Linux, OpenBSD, ...
Dai fatti emerge che la concessione di tali libertà instaura un circolo virtuoso portando gli sviluppatori al progressivo miglioramento del software stesso. Lo studio di vari ricercatori europei conferma inoltre che il software libero risulta economicamente più conveniente di quello proprietario (molto spesso si tratta di software gratuito) e molti (enti pubblici, aziende, utenti privati, ...) lo hanno già capito, adottandolo sui propri sistemi.
Purtroppo, il 7 Maggio 2007 il Governo italiano ha firmato un accordo con Microsoft per la formazione e la ricerca. Ma queste attività saranno svolte con il software proprietario dell'azienda di Redmond. Si ricorda che, parafrasando R. Stallman, "scegliersi il fornitore di software proprietario equivale a scegliersi il padrone."
Fortunatamente, il 10 Giugno 2008 l'Unione Europea, nella persona di Neelie Kroes (commissario alla Concorrenza), in occasione dell'OpenForum ha ribadito l'importanza del software e dei formati aperti.
Per maggiori informazioni visita i seguenti link
http://www.gnu.org/philosophy/free-sw.it.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Software_libero
http://www.fsfeurope.org/documents/freesoftware.it.html
http://news.com.com/2100-1001-275155.html
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1261500
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1345231
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1664808
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1847954
http://www.intoscana.it/intoscana/vivere_in_toscana.jsp?...
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1878864
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=5421
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1910054
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1918667
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1921706
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1940759
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1947228
http://www.fuss.bz.it/home
http://www.javaopenbusiness.it/JobEditorial/newsCategoryViewProcess.jsp...
http://www.softwarelibero.it/progetti/assolitiguarda/msgoverno
http://www.exedre.org/bonaventura/bonaventura.shtml
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=2005737
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2026914
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2063873
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2064208
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2102739
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2115052
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2271010
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2316295
http://punto-informatico.it/2440965/PI/News/sardegna-si-converte...
http://punto-informatico.it/2680989/PI/News/usa-tutti-open-source.aspx

Il rimborso per Windows è possibile

Da tempo i produttori di PC (desktop, laptop, ...) li immettono sul mercato con un sistema operativo (una delle varie versioni di Microsoft Windows), prevedendo la clausula del rimborso dello stesso qualora il cliente decida di non accettare la licenza di contratto ad esso relativa.
Purtroppo in passato la possibilità del rimborso era, spesso, considerata un'utopia, ma recentemente la legge ha finalmente sancito la possibilità per il cliente di ottenere un rimborso nel caso in cui non venga accettata la licenza del software fornito con l'acquisto della macchina.
Per maggiori informazioni visita i seguenti link
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2102635
http://www.aduc.it/dyn/rimborsowindows/
http://www.acer.it/public/page6.do?sp=page6&...
http://gruppolinuxlentini.blogspot.com/2007/10/hp-e-microsoft-rimborsi-in-vista.html
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2291119
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2341415
http://punto-informatico.it/2390466/PI/News/rimborso-windows-ma-silenzio.aspx
http://punto-informatico.it/2681161/PI/News/non-vuole-xp-risarcito.aspx

Pubblicazione dei redditi del 2005

Il 30 aprile 2008 sono stati pubblicati su Internet i redditi del 2005 dei cittadini italiani. La notizia ha sollevato un certo scalpore, secondo me fuori luogo, e purtroppo dai media non è stata fatta una chiara e corretta informazione a riguardo. Innanzitutto per la legge italiana tali dati sono pubblici, non privati, ovvero già da tempo consultabili da chiunque. E' stato anche detto che i dati pubblicati contenevano anche gli indirizzi dei cittadini, informazione del tutto falsa. Le fonti di informazione, soprattutto quelle televisive, hanno inoltre riportato l'avversione degli italiani nei confronti di questa iniziativa, che nessun sondaggio ha messo in luce (le raccolte di opinioni che si possono trovare su internet dichiarano proprio l'opposto!). Infine si è sbandierato il pericolo dei malviventi che così hanno un elenco sul quale basarsi per colpire, ma i malviventi hanno sicuramente altre fonti: è sufficiente che vedano il tenore di vita della persona interessata dai relativi beni posseduti e utilizzati. La pubblicazione dei redditi, fermata dopo qualche giorno dal garante della privacy, anche se non avrà contribuito alla lotta all'evasione fiscale, sarà senz'altro servita a mettere in evidenza anche alla P.A. che il mezzo informatico riesce a distribuire l'informazione e a renderla raggiungibile da chiunque in maniera facile e veloce.
Per maggiori informazioni visita i seguenti link
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2273614
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2273613
http://www.corriere.it/economia/08_maggio_06/...
http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/economia/...
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2276538

Fermiamo Windows Vista!

Bad Vista 

La Free Software Foundation (FSF) ha recentemente lanciato una campagna contro la diffusione di Windows Vista, il nuovo sistema operativo di Microsoft, chiamata Bad Vista. Tale iniziativa, appoggiata anche da no1984.org, mira a mettere in luce le caratterisitiche del nuovo sistema operativo che limitano sempre di più le libertà degli utenti, i quali vengono quindi invitati a passare a sistemi operativi liberi.
Per maggiori informazioni visita i seguenti link
http://badvista.fsf.org/what-s-wrong-with-microsoft-windows-vista
http://www.no1984.org/Fermiamo_Windows_Vista!
http://www.openlinux.eu/content/view/33/38
http://www.schneier.com/blog/archives/2007/02/drm_in_windows.html
http://attivissimo.blogspot.com/2007/01/windows-vista-qualche-consiglio.html
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1938324
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1947247
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=2011279
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2031870
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2065674

"No" al Trusted Computing!

No1984.org

Trusted Computing (TC), conosciuto anche come TCPA, Palladium, ecc., significa Informatica fidata. Ma per chi?
Il TC, portato avanti dal TCG (Trusted Computing Group) - di cui fanno parte Microsoft, Intel, IBM, hp, AMD e Sun (e non solo) - è una tecnologia hardware e software che permette il controllo totale dei sistemi, sia computer che qualunque altro dispositivo digitale (cellulari, PDA, lettori MP3, ...). Chi controllerà tale tecnologia potrè attuare dei meccanismi di DRM e di censura dei contenuti senza precedenti, fino anche a rendere praticamente impossibile la libera concorrenza. Insomma una sorta di "Grande Fratello" orwelliano...
Il fatto è che il TC è già attuale: alcuni portatili presenti in commercio contengono al loro interno chip TPM, ovvero il cuore di questa tecnologia ed i sistemi operativi più recenti si stanno orientando al suo utilizzo.
Ignorare l'argomento significa essere alla mercè di chi controllerà i sistemi!
Nell'Ottobre 2005 è nato il gruppo No1984, del quale faccio parte, per appofondire la questione sul Trusted Computing.
Per maggiori informazioni visita i seguenti link
http://danielemasini.altervista.org/notc.php
http://www.no1984.org
http://www.complessita.it/tcpa
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=4509
http://punto-informatico.it/p.asp?i=56994
http://punto-informatico.it/p.asp?i=54625
http://punto-informatico.it/p.asp?i=54706
http://punto-informatico.it/p.asp?i=56770
http://punto-informatico.it/p.asp?i=56833
http://punto-informatico.it/p.asp?i=57285
http://punto-informatico.it/p.asp?i=57791
http://www.apogeonline.com/webzine/2002/...
http://punto-informatico.it/p.asp?id=1486452
http://www.bloggoverno.net/2006/07/16/il-grande-fratello...
http://www.partito-pirata.it/liberate_la_TV_digitale.html

Il P2P e la legge Urbani

Il 18 maggio 2004, è stato approvato dal Parlamento italiano il Decreto Legge n. 72 (Decreto Urbani) sulla regolamentazione del diritto d'autore del software, ed è stato successivamente convertito nella Legge 21 maggio 2004, n. 128 (Legge Urbani). Questa, in disaccordo con la costituzione e con la normativa europea vigente, stabilisce che chiunque copia file protetti da copyright, anche per uso personale, rischia fino a 4 anni di reclusione ed una multa fino a € 15.493,00 oltre alla confisca delle apparecchiature informatiche.
Secondo quanto risulta dal rapporto DSTI/ICCP/IE(2004)12/FINAL dell'8 giugno 2005 dell'OECD (Organizzazione di Cooperazione per lo Sviluppo Economico), il P2P non va contro la produzione musicale, ma il calo delle vendite è dovuto essenzialmente a prezzi troppo alti, strategie industriali e scarsa qualità.
Per maggiori informazioni visita i seguenti link
http://punto-informatico.it/p.asp?i=53407
http://www.parlamento.it/parlam/leggi/04128l.htm
http://www.softwarelibero.it/news/20040504-01.shtml
http://punto-informatico.it/p.asp?i=48267
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1782647
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2134285

Un hacktivist al Parlamento Europeo

Alessandro Bottoni 

Una volta i pirati assaltavano le navi per depredarle del tesoro trasportato, agendo nell'illegalità. Ma oggi la situazione sembra essersi assurdamente rovesciata: da una parte c'è chi vuol continuare a detenere una posizione dominante lucrando (facendo poco sforzo), e dall'altra chi invece vuole che l'accesso all'informazione e alla cultura sia permesso e consentito a chiunque, ovvero libero. Ecco perché Alessandro Bottoni, uno dei fondatori del Partito Pirata Italiano, si è candidato per le elezioni europee del 6 e 7 giugno 2009 nelle fila di Sinistra e Libertà.
Augurandomi che la sua possa essere una voce di libertà che porti anche conoscenza sui temi legati all'ormai strautilizzata comunicazione telematica, da tecnico qual è, non posso che fargli i miei complimenti e sperare che riesca nell'ardua prova di essere eletto.
Purtroppo Alessandro non ha avuto abbastanza voti.
Per maggiori informazioni visita i seguenti link
http://danielemasini.altervista.org/elezioni_europee.php
http://ilprogettoarancione.wordpress.com
http://www.partito-pirata.it
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=10208&numero=999
http://news.wintricks.it/framer.php?id=29072
http://www.key4biz.it/News/2009/05/04/Policy/pirateria_Alessandro_Bottoni_...
http://ilprogettoarancione.wordpress.com/2009/05/31/passaporto-biometrico

Sciopero degli acquisti di contenuti digitali

Il Partito Pirata appoggia l'idea lanciata negli USA da Gizmodo, lo sciopero degli acquisti dei brani audio/video protetti dalal RIAA per tutto il mese di Marzo 2007, invitando i consumatori italiani ad un'iniziativa analoga: il non acquisto, per il mese di Marzo 2007, di brani musicali o filmati protetti dalla SIAE. Questo per cercare di farsi valere nei confronti dei detentori dei diritti, "affinché si possa finalmente dibattere su una più equa ripartizione dei diritti e dei doveri di chi specula sulla cultura e di chi alla cultura ha diritto" (come si legge dal sito del Partito Pirata).
Per maggiori informazioni visita i seguenti link
http://www.partito-pirata.it
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1910064

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